La conservazione del colore, la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli
Giunta all’undicesima edizione, Altare Vetro Arte rappresenta ormai un appuntamento fisso, grazie al quale il Museo dell’Arte Vetraria Altarese, con la sua fornace presente nel giardino di Villa Rosa, si pone al centro del dialogo tra artisti contemporanei e maestri vetrai.
Quest’anno, in concomitanza con l’International Year of Glass, il museo è lieto di presentare la mostra personale di Nives Marcassoli, artista vicina alla pittura oltre che alla lavorazione del vetro.
Custodire il colore – la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli, a cura di Michela Murialdo, è una mostra che raccoglie all’interno delle sale del museo una selezione di lavori realizzati con una personale tecnica ideata dall’artista stessa: l’Hot Worked Fused-cast glass. Questa lavorazione unisce insieme diverse tecniche come la pittura, la vetrofusione, la colatura in crogiolo e il casting in stampo. Accanto a queste opere se ne trovano altre realizzate con il sand-casting che consiste nel far colare il vetro da crogiolo in stampi di sabbia nei quali si inseriscono disegni ed elementi naturali che, a contatto con la massa incandescente, vengono bruciati e inglobati al suo interno. La produzione di Nives Marcassoli, basata su queste due lavorazioni, si articola in una serie di sculture vitree all’interno delle quali è possibile osservare differenti stratificazioni di elementi: colore, luce e disegno. Quest’ultimo, richiamando il gesto della pennellata, è ottenuto da una personale tavolozza cromatica realizzata con vetri colorati trattati come fossero acquarelli. I disegni, inseriti all’interno delle colature in vetro, rappresentano figure femminili e dettagli dei loro corpi con una chiara attenzione alle mani, veicolo del gesto, sia questo inteso come movimento o come puro gesto affettivo e di ricerca dell’altro.
La mostra Custodire il colore – la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli si articola come una narrazione complessa che lascia al tempo e allo sguardo individuale la possibilità di ricercare all’interno della trasparenza del vetro tutte le tracce artistiche custodite delicatamente al suo interno.
In occasione di AVA – Altare Vetro Arte, Nives Marcassoli realizza una nuova opera, in collaborazione con il Maestro vetraio Jean Marie Bertaina, nelle fornaci presenti nel giardino del museo che saranno accese e visitabili da venerdì 22 aprile fino a domenica 24 aprile.
Nelle passate edizioni Altare Vetro Arte ha visto all’opera: Giuse Maggi (2020); Luciano Fiannacca, Enzo L’Acqua, Renza Sciutto (2011); Annamaria Gelmi Fukushi Ito, Carlo Nangeroni (2012); Enzo Esposito, Graziano Marini, Juan Segura (2013); Anna Caruso, Matteo Giagnacovo, Isabella Nazzarri (2014), Miriam Di Fiore (2016) e Silvia Levenson (2017), Angelo Cagnone (2018), Artisti argentini contemporanei (2019), mentre l’edizione 2015 è stata l’occasione per presentare la Collezione di vetro contemporaneo del Museo.
Altare Vetro Arte e Altare Vetro Design, ideate da Mariateresa Chirico ed Enzo L’Acqua e promosse dall’ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria) e dal Museo dell’Arte Vetraria Altarese, coinvolgono designer e artisti, invitati a cimentarsi con il vetro, in un rapporto sinergico con i maestri altaresi e non, in un reciproco, intenso e proficuo scambio di competenze e conoscenze. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto per esprimere, trasmettere e rendere ancora attuale e vivo il proprio secolare “saper fare” di Altare. Non soltanto, quindi, la tutela e lo studio del passato – di cui mirabile esempio è il Museo con la sua prestigiosa e singolarissima collezione – ma anche un’attività di ricerca legata a chi opera oggi nel mondo del vetro.